Sei mai stato incuriosito da ciò che accade quando le nostre convinzioni vengono smentite dai fatti? Questo articolo esplora un caso reale che ha plasmato il concetto fondamentale della psicologia sociale noto come dissonanza cognitiva. Esamineremo il lavoro di Leon Festinger, Stanley Schachter e Henry W. Riecken, e scopriremo cosa accade quando una “profezia” fallisce. Attraverso un’analisi dettagliata, discuteremo come le dinamiche psicologiche del gruppo coinvolto siano diventate una pietra miliare nello studio della mente umana.

Indice

  1. Cosa significa “quando la profezia non si avvera”?
  2. Chi erano Leon Festinger, Stanley Schachter e Riecken?
  3. Il contesto: la profezia del pianeta Clarion
  4. Cosa accade quando le nostre convinzioni vengono messe in discussione?
  5. Dissonanza cognitiva: un concetto fondamentale della psicologia sociale
  6. L’esperimento di Festinger: prima e dopo il 21 dicembre
  7. Come reagiscono i credenti alla smentita?
  8. Marian Keech e il messaggio dagli alieni
  9. Lezione dal mondo reale: ridurre la dissonanza cognitiva

Cosa significa “quando la profezia non si avvera”?

La frase “quando la profezia non si avvera” si riferisce a situazioni in cui una previsione o credenza profondamente radicata viene confutata dai fatti. Questo fenomeno è stato reso famoso dagli studi di Festinger, Schachter e Riecken sul gruppo di Marian Keech, che attendeva la “fine del mondo” annunciata dagli abitanti del pianeta Clarion.

Quando una profezia fallisce, le persone coinvolte spesso reagiscono in modi sorprendenti, anziché abbandonare le loro convinzioni. Questo meccanismo psicologico, che coinvolge la dissonanza cognitiva, è al centro di molti comportamenti umani.

 

    Chi erano Leon Festinger, Stanley Schachter e Riecken?

    Leon Festinger, un ricercatore di Stanford, è stato uno dei più importanti psicologi sociali del XX secolo. Insieme ai suoi collaboratori, Stanley Schachter e Henry W. Riecken, ha messo a punto un esperimento che ha rivoluzionato il nostro modo di comprendere come le persone reagiscono quando le loro convinzioni vengono smentite.

    I tre studiosi hanno osservato un gruppo di adepti riuniti con Marian Keech in attesa della fine del mondo. Questo lavoro è diventato un classico della psicologia sociale, dimostrando come il fervore possa portare le persone a modificare le proprie credenze per ridurre la dissonanza cognitiva.

    Il contesto: la profezia del pianeta Clarion

    Nell’estate del 1954, Marian Keech, una donna della cittadina del Kansas, sostenne di aver ricevuto un messaggio dagli abitanti del pianeta Clarion. Secondo Keech, il mondo sarebbe stato distrutto il 21 dicembre di quello stesso anno, ma coloro che avessero creduto a quel messaggio sarebbero stati portati in salvo dagli alieni sui loro dischi volanti.

    Festinger e i suoi collaboratori si mescolarono al gruppo di adepti per osservare le dinamiche psicologiche prima e dopo il 21 dicembre. Quando la profezia non si avverò, le reazioni del gruppo furono sorprendentemente controintuitive.

    Cosa accade quando le nostre convinzioni vengono messe in discussione?

    Cosa accade quando le nostre convinzioni vengono smentite dai fatti? La teoria della dissonanza cognitiva spiega cosa accade quando due pensieri in conflitto causano disagio mentale. Per esempio, quando il “fine del mondo” non si realizzò, il gruppo di Keech non abbandonò le proprie credenze, ma iniziò invece a convincere altre persone della loro veridicità.

    Questo comportamento dimostra come, in certe condizioni, le persone preferiscano abbracciare credenze sempre più assurde anziché abbandonarle, riducendo così la dissonanza.

        Dissonanza cognitiva: un concetto fondamentale della psicologia sociale

        La dissonanza cognitiva, un concetto fondamentale della psicologia sociale, accade quando le nostre convinzioni vengono smentite dai fatti, creando un conflitto interno. Festinger teorizzò che, per diminuire il disagio, le persone cercano di ridurre la dissonanza attraverso tre strategie principali:

        • Modificare una delle due credenze.
        • Aggiungere nuove informazioni che giustificano la contraddizione.
        • Cambiare il comportamento.

        Nel caso del gruppo di Marian Keech, l’abbandono della profezia avrebbe causato troppo disagio, così il gruppo modificò la narrazione per giustificare l’errore.

            L’esperimento di Festinger: prima e dopo il 21 dicembre

            Prima del 21 dicembre, il gruppo di adepti era pieno di fervore, organizzando riunioni e diffondendo il messaggio saranno portati in salvo dagli alieni. Dopo il 21 dicembre, quando il mondo non finì, il gruppo raddoppiò gli sforzi per reclutare nuovi credenti.

            Gli osservatori notarono che, anziché abbandonare le loro convinzioni, i membri del gruppo adottarono un atteggiamento ancora più proattivo. Questo dimostra come le convinzioni radicate possano persistere nonostante evidenze contrarie.

              Come reagiscono i credenti alla smentita?

              Quando una profezia non si avvera, i credenti spesso reagiscono in modi che sembrano contraddittori. Ad esempio, nel caso del gruppo di Keech, la smentita rafforzò la loro determinazione. Questo comportamento è spiegato dalla necessità di ridurre la dissonanza cognitiva: accettare l’errore avrebbe significato mettere in discussione tutto ciò in cui credevano.

              Questo fenomeno si osserva anche in altri contesti, come nelle credenze politiche o nei movimenti sociali, dove l’evidenza contraria viene reinterpretata per mantenere la coerenza interna.

              Marian Keech e il messaggio dagli alieni

              Marian Keech, una figura centrale nella storia della psicologia sociale, sostenne di aver ricevuto un messaggio dagli abitanti del pianeta Clarion. Keech affermò che, sebbene la profezia della fine del mondo fosse “smentita”, era un segno che il fervore del gruppo aveva “salvato” il pianeta.

              Questa reinterpretazione mostra come le persone possano modificare le proprie narrazioni per mantenere la coerenza, trasformando una smentita in una conferma delle proprie credenze.

              Lezione dal mondo reale: ridurre la dissonanza cognitiva

              Le implicazioni del caso Keech vanno ben oltre la storia della “fine del mondo”. Ridurre la dissonanza cognitiva è un meccanismo comune nel mondo reale: dalle decisioni finanziarie alla politica, fino al comportamento dei consumatori. Ad esempio, una persona che fuma potrebbe giustificare il proprio comportamento pensando che smettere causerebbe più stress.

              Comprendere questo meccanismo ci aiuta a identificare i nostri bias e a prendere decisioni più razionali.

              Punti chiave da ricordare

              • La dissonanza cognitiva spiega cosa accade quando le nostre convinzioni vengono smentite dai fatti.
              • Quando una profezia non si avvera, i credenti spesso reagiscono rafforzando le loro convinzioni anziché abbandonarle.
              • L’esperimento di Festinger dimostra come le persone modificano le loro narrazioni per ridurre il disagio mentale.
              • Marian Keech e il caso del pianeta Clarion rappresentano un classico esempio di come le convinzioni influenzino il comportamento umano.
              • Studiare la dissonanza cognitiva ci aiuta a riconoscere i nostri bias e a prendere decisioni più consapevoli.

              Inizia a leggere, esplora i dettagli e scopri come la psicologia sociale può aiutarci a comprendere il mondo reale.